Cybersecurity – Prepararsi alla pandemia informatica
24 Novembre 2020Il presidente di Abi, Antonio Patuelli: L’emergenza sanitaria ci ha insegnato che bisogna essere pronti all’imprevedibile. Le banche sono molto impegnate su questo tema, con ingenti investimenti diretti e indiretti
Il “cigno nero” è dietro l’angolo, lo ha insegnato a tutti l’emergenza Covid-19, e quello della pandemia deve essere uno spunto utile a tutti per farsi trovare pronti anche nelle situazioni imprevedibili. Un concetto che il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, Antonio Patuelli, aprendo la riunione del comitato esecutivo dell’Abi, ha applicato oggi al tema della sicurezza informatica. La riunione è stata convocata per la presentazione del commissario Consob Paolo Ciocca, invitato a parlare sul tema “Dati e finanza: nuove opportunità e nuove vulnerabilità. La necessità di cambiare paradigma”.
“Bisogna prepararsi anche all’imprevedibile, come ha insegnato la pandemia sanitaria – afferma Patuelli – Ora occorre prepararsi anche all’eventualità di una ‘pandemia informatica’ che riguardi Internet. Analizzando lo scenario attuale sulla sicurezza informatica il presidente Patuelli ha aggiunto che le banche “sono molto impegnate, con ingenti investimenti diretti ed indiretti, per la sicurezza tecnologica e insisteranno in queste strategie di prevenzione anche di questi rischi”.
La cybersecurity è a maggior ragione importante in un momento in cui gli istituti bancari sono impegnati nella transizione al digitale, che riguarda in modo particolare anche il settore dei pagamenti: “Abbiamo già vissuto una rivoluzione: fino all’Ottocento il denaro era solo metallico. Da metà del secolo si è passati alla carta moneta. Dopo un secolo e mezzo abbiamo avuto la rivoluzione dei pagamenti elettronici e digitali. I cambiamenti sono continui e il mondo bancario ha contribuito, sta contribuendo e contribuirà in maniera efficiente a questa innovazione”, aveva detto Patuelli nei giorni scorsi intervenendo al Salone dei Pagamenti. “Stiamo vivendo una fase di cambiamenti accelerati dal Covid – aveva sottolineato – e i pagamenti elettronici si sono rivelati più che all’altezza, non solo per le attese ma anche negli imprevisti”.