I 10 hacker più famosi

I 10 hacker più famosi

25 Novembre 2020 0 Di Fausto Pitzalis
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1 – Gary McKinnon 

Gary McKinnon

Gary McKinnon comincia la sua esperienza con l’hacking da giovanissimo: a soli 14 anni era infatti già in grado di infiltrarsi in reti considerate blindate. Il suo principale obiettivo fin da ragazzo è stato quello di provare l’esistenza degli UFO e per questo motivo violò ben 97 network dell’esercito americano tra il 2001 e il 2002. Conosciuto con il nickname di “Solo”, era solito lasciare una firma a testimonianza del suo operato, come uno sberleffo agli ingegneri che avevano programmato quelle reti, scrivendo nei siti violati il messaggio: «La vostra sicurezza fa schifo». Secondo quanto dichiarato da McKinnon prima e durante il suo arresto, la sua missione è andata a buon fine. L’uomo sostiene infatti di aver visionato, durante i suoi attacchi hacker, immagini di potenziali navi aliene, che purtroppo non è stato in grado di salvare. Gli Stati Uniti vorrebbero processarlo, ma McKinnon ha sfruttato la sua discendenza scozzese per sfuggire all’arresto e per ora la Gran Bretagna non sembra intenzionata a consegnarlo alle autorità d’oltreoceano.

2 – Kevin Mitnick 

kevin mitnick

Le sue operazioni risalgono agli anni Novanta, quando riuscì ad introdursi illegalmente nei sistemi informatici di colossi come Sun, Motorola, Apple, Nokia oltre che in quello dell’esercito americano. Era conosciuto con lo pseudonimo di “Condor” e utilizzava spesso la tecnica del social engineering per rubare le informazioni direttamente alle persone che aveva individuato. Ha compiuto il suo primo crimine informatico a 17 anni, ma la polizia riuscì a fermarlo solo 14 anni dopo, nel 1995. È stato per anni considerato l’hacker più ricercato d’America, ma dopo il suo arresto la comunità hacker organizzò diverse manifestazioni di protesta, contro quella che loro consideravano una sorta di caccia alle streghe. Durante la sua detenzione e negli anni successivi gli fu impedito, come misura di sorveglianza, di toccare qualsiasi dispositivo informatico. Attualmente è amministratore delegato di una compagnia di sicurezza informatica, la Mitnick Security Consulting LLC.

3 – Vladimir Levin

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Alcuni hacker non agiscono solo per il gusto della sfida o mossi da convinzioni politiche, ma solo per arricchirsi nel modo più semplice e veloce possibile. È il caso di Vladimir Levin, un hacker russo che nel 1995 violò i computer della Citibank, rubando quasi 10 milioni di dollari da numerosi conti correnti. La cosa sorprendente è che Levin non utilizzò nemmeno una connessione internet, ma riuscì ad accedere al sistema di telecomunicazione della banca, spiando le conversazioni private dei clienti, che rivelavano informazioni sensibili sui loro conti. Soltanto 400mila dollari sono stati recuperati dalla polizia. È stato condannato a 3 anni di prigione e alla restituzione di 240mila dollari.

4 – Jonathan James

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Era conosciuto sul web come “C0mrade” ed è finito in carcere negli Stati Uniti quand’era ancora minorenne: a soli 15 anni riuscì infatti ad introdursi in diversi network, inclusi quelli del dipartimento della difesa americana. James riuscì anche ad hackerare il sistema di sicurezza della NASA, scaricando abbastanza dati da riuscire a capire come funzionasse la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il valore totale dei file che ha scaricato (e rubato) è stato stimato intorno ai 2 milioni di euro e ha costretto la NASA a spegnere i propri server per tre settimane durante le indagini. Nel 2007 diverse compagnie di alto profilo internazionale l’hanno accusato di attacchi alle loro reti, anche se in realtà erano opera di altre persone, provocando indagini e sospetti nei confronti di C0mrade. L’anno successivo, tormentato da decine di accuse molto pesanti per fatti che probabilmente non ha mai commesso, James si è tolto la vita.

5 – Adrian Lamo

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È conosciuto come l’hacker senza casa, per la sua propensione a spostarsi spesso da un luogo all’altro. Nel 2002 riuscì a violare la rete interna del New York Times, accedendo ai database privati della famosa testata giornalistica. Con questa azione Lamo entrò in possesso delle informazioni private di oltre 3000 persone, quasi tutti collaboratori esterni, che avevano contribuito alla scrittura di articoli per una rubrica destinata agli opinionisti. A seguito del processo è stato condannato a 2 anni di carcere e al pagamento di una multa di circa 65mila dollari. Recentemente è tornato all’onore delle cronache per aver partecipato alle operazioni di WikiLeaks, sottraendo e pubblicando materiale classificato appartenente all’esercito americano.

6 – The Syrian Electronic Army 

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È probabilmente il gruppo di hacker più famoso attivo oggi. Ha iniziato a farsi conoscere nel 2011, come gruppo segreto online in supporto al presidente siriano Bashar al-Assad. La SEA non ha mai provato a rubare dati sensibili, ma cercava di creare disordine e malfunzionamenti. Ha effettuato attacchi a numerosi siti internet famosi, come Twitter e Facebook, riuscendo a renderli inaccessibili o comunque inutilizzabili per un certo lasso di tempo. I suoi obiettivi sono solitamente organizzazioni occidentali che promuovono politiche a loro avverse, come il New York Times, the Huffington Post e LinkedIn.

7 – Anonymous

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Negli ultimi anni abbiamo sentito spesso parlare di loro, si tratta del gruppo di attivisti informatici conosciuti per lanciare attacchi informatici in supporto a eventi di attualità politica o sociale. Il loro simbolo è Guy Fawkes, indossano infatti la stessa maschera divenuta celebre nel film V per Vendetta, ispirato all’omonimo fumetto di Alan Moore. Il gruppo è nato nel 2003 su un forum chiamato 4chan, molto noto sul web, con l’intento iniziale di causare piccoli disagi o scherzi, ma negli anni è mutato in una sorta di gruppo di giustizieri. Tra i loro obiettivi ci sono stati la chiesa di Scientology, il Klux Klux Klan, PayPal e molte istituzioni di primo livello. Sono conosciuti per il loro motto, che lasciano spesso come firma dei loro attacchi: «Noi siamo Anonymous. Noi siamo una legione. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo. Aspettateci».

8 – Albert Gonzalez 

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Si tratta di uno dei ladri più famosi al mondo, come molti suoi colleghi ha concentrato i suoi attacchi a siti bancari, riuscendo a rubare ogni genere di carta di credito. Si stima che Albert Gonzalez sia riuscito a rubare almeno 170 milioni di carte di credito e bancomat, prima di essere arrestato e condannato a 20 anni di carcere. Non operava da solo ma era il fondatore e leader di un gruppo hacker chiamato “ShadowCrew”, capace di impossessarsi di 1,5 milioni di carte di credito, rivendendole online. Il team criminale creava inoltre falsi passaporti, tessere dell’assistenza sanitaria e falsi certificati di nascita per operare furti d’identità, grazie al quale hanno sottratto ben 4 milioni di dollari.

9 – Max Ray Butler

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Lavorava come consulente alla sicurezza informatica ed era conosciuto in rete come “Iceman”, pseudonimo con il quale è diventato uno dei più grandi hacker del mondo. Ha rubato oltre 2 milioni di carte di credito, sottraendo ai possessori più di 86 milioni di dollari. Gli agenti federali americani l’hanno accusato inoltre di aver creato una sorta di mercato online, nel quale gli hacker potevano comprare e vendere dati finanziari rubati. È stato arrestato nel 2007 ed a seguito del processo è stato condannato a scontare ben 13 anni di carcere.

10 – Astra

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È lo pseudonimo di un hacker greco che si è infiltrato nei computer della compagnia francese d’aviazione Dassault Group, rubando il suo archivio dati che conteneva i progetti per nuove armi. Tra le informazioni c’era anche un file molto sensibile che riguardava i jet da guerra e altri aerei usati per scopi bellici. Il criminale informatico ha poi venduto queste informazioni segrete a numerosi Stati nell’arco dei cinque anni successivi. La compagnia Dassault Group a causa di questo durissimo colpo ha perso più di 360 milioni di dollari. Astra non è mai stato identificato, ma secondo le informazioni raccolte dalle autorità, potrebbe essere un matematico di 58 anni.

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Fausto Pitzalis

Blogger dal 2001, Nativo Digitale, Developer. Da 10 anni mi occupo di IT per una grande Azienda. Lavoro per abbattere il Digital Divide. Visita i miei altri progetti sardiniamobility.com smartworkers.cloud
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